30 ottobre 2016

Chiesa di San Francesco da Paola • Reggio Emilia • Domenica 30 ottobre ore 17

JEAN GUILLOU ORGANO

PROGRAMMA 

Johann Sebastian Bach (Eisenach, 21 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750),Concerto in do maggiore BWV 594
Allegro – Recitativo – Allegro
dal Concerto in re maggiore RV 208 di Antonio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 – Vienna, 28 luglio 1741)
Jean Guillou (Angers, 18 aprile 1930), Enfantines op. 82 V – VI – I
Robert Schumann (Zwickau, 8 giugno 1810 – Bonn, 29 luglio 1856), Schizzi für den Pedalflügel op. 58
do minore – do maggiore – re bemolle maggiore – fa minore
Franz Liszt (Raiding, 22 ottobre 1811 – Bayreuth, 31 luglio 1886), Fantasia e Fuga sopra il nome B.A.C.H. S 260 versione sincretica di Jean Guillou

Concerto in ricordo dei coniugi Paolo e Maria Grazia Simonazzi e di Don Guglielmo Ferrarini

Si ringraziano Don Pietro Adani, Famiglia Simonazzi, Famiglia Ferrarini per la disponibilità e la preziosa collaborazione

INFO| Chiesa di San Francesco da Paola – Via Emilia all’Ospizio, Reggio Emilia

SCARICA QUI IL PROGRAMMA DI SALA

L’INTERPRETE

Jean Guillou
Jean Guillou, titolare dal 1963, per più di mezzo secolo, del monumentale Organo di Saint-Eustache a Parigi, è un musicista completo. E’ nel contempo l’interprete virtuoso che ha ripercorso il grande repertorio organistico con la sua visione innovativa ed è anche riconosciuto come uno dei compositori importanti del nostro tempo. Ha scritto per strumenti solisti, voce, ensemble da camera, orchestra tra le sue opere vale la pena notare gli 8 Concerti per Organo e Orchestra et le associazioni originali dell’organo con il pianoforte, le percussioni, gli ottoni, i flauti e la voce. Il suo contributo al repertorio organistico ha respinto i limiti tecnici dello strumento che sono inseparabili dalla singolarità delle sue composizioni. Creatore proteiforme, Jean Guillou è anche autore di musiche per il cinema, il teatro e la scena. Le sue rilevanti trascrizioni di Liszt, Mussorgsky, Stravinsky, Chaikovsky, Prokofiev ed altri, hanno notevolmente arricchito laletteratura organistica. La gran parte delle sue oltre 80opere e delle sue trascrizioni è pubblicata dalla tedesca Schott. Ha registrato tra gli altri per la Universal-Philips-Decca, Dorian, Augure. «La sua arte è al contempo attraente e impressionante trascendendo la tradizione senza esserle infedele», ebbe a scrivere Le Figaro (Clarendon). Dietro il musicista si scopre il poeta con la raccolta di poesie « Le Visiteur » (Ch. Chomant ed., 2014) mentre i suoi testi «L’Organo, memoria e futuro » (Carrara, 2011) e « La Musique et le Geste » (Beauchesne, 2012), consentono di avvicinare il teorico e di misurarne l’originalità del pensiero e la pertinenza delle idee nel campo della costruzione degli organi. Gli è stato specificamente richiesto di progettare strumenti quali quelli dell’Alpe d’Huez (Kleuker), Bruxelles (Kleuker), Zurigo (Kleuker-Steinmeyer), Napoli (Tamburini-Zanin), Tenerife (Blancafort), Roma (Mascioni) e di León in Spagna (Klais, 2013). Il suo insegnamento che dispensa da decenni in ogni parte del mondo ed in particolare per 35 anni nella Master Class di Zurigo ha fatto scuola portando alla formazione di nuove generazioni di organisti.

LO STRUMENTO

Organo restaurato ed ampliato nel 1995 da Pierpaolo Bigi di Castellazzo (Reggio Emilia)
Organi collocati in cantoria in Cornu Epistolae (Grand’Organo e Organo Eco) ed in Cornu Evangelii (Pedale), collegati meccanicamente, commissionato dal Can. Prof. Don Guglielmo Ferrarini nel 1995.Casse lignee addossate al muro, laccate con fregi traforati fra le canne di prospetto. Facciate di 21 canne di stagno, da Sol1, disposte a cuspide con ali. Due tastiere di 56 tasti (Do1 – Sol5), con ricoperture in bosso scolpito a mano, semitoni in ebano e bosso. Pedaliera concava-diritta di 30 tasti (Do1 – Fa3), in ciliegio. Consolle a finestra, in ciliegio. Registri azionati da manette spostabili ad incastro, disposte su quattro colonne: due a destra per il Grand’Organo e due a sinistra per l’Organo Eco ed il Pedale. Mantici azionati da due elettroventilatori.