16 novembre 2016

Auditorium “Gianfranco Masini” Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo” • Reggio Emilia • Mercoledì 16 novembre ore 21

MANILA SANTINI E ALDO ORVIETO PIANOFORTE A QUATTRO MANI

PROGRAMMA 

Franz Schubert (Vienna, 31 gennaio 1797 – Vienna, 19 novembre 1828), Fantasia per pianoforte a 4 mani in fa minore D. 940
Anton Bruckner (Ansfelden, 4 settembre 1824 – Vienna, 11 ottobre 1896), Sinfonia n. 3 in re minore (WAB 103)
trascrizione per pianoforte a quattro mani (1877),di Gustav Mahler (Kalischt, 7 luglio 1860 – Vienna, 18 maggio 1911)
Moderato, con moto
Bewegt quasi Andante
Ziemlich Schnell
Allegro (Nicht schnell)

Concerto in ricordo di Alberto Agazzani (6 ottobre 1967 – 16 novembre 2015)

Si ringraziano Sandra Campanini, gli amici di Alberto Agazzani e il personale dell’Istituto Superiore di Studi Musicali
di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”
per la disponibilità e la preziosa collaborazione

INFO| Auditorium “Gianfranco Masini” Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”  – Via Dante Alighieri, 11– Reggio Emilia

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GLI INTERPRETI

Manila Santini
Si diploma nel 2000 col massimo dei voti e la lode presso il conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Si è perfezionata con docenti di fama internazionale quali Roberto Cappello, Aquiles Delle Vigne, Alfredo Speranza, Piernarciso Masi e Roberto Szidon frequentando la Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo e la Hogeschool voor Muziek en dans di Rotterdam presso la quale ha ottenuto il Master Degree con il massimo dei voti. Ha inoltre conseguito il Diploma Accademico di II livello in Discipline Musicali sotto la guida di Roberto Cappello presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. È vincitrice di premi in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali come il Frèdèric Chopin di Roma, il Città di Trani, il Premio Mascia Masin di San Gemini, il Gino Gandolfi di Salsomaggiore Terme, il Remigio Paone di Formia. Nel 2004 è stata scelta per partecipare alla fase finale del prestigioso Sydney International Piano Competition of Australia ottenendo il premio speciale del pubblico “Encouragement award”. Nel 2011 è stata vincitrice del terzo premio al concorso internazionale pianistico Premio Mario Zanfi di Parma, interamente dedicato a Franz Liszt. Svolge un’intensa attività concertistica sia come solista che come musicista da camera. Si è esibita in sali prestigiose quali la Salle Gothique dello Stadhuis di Bruxelles, la Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, il Teatro Municipale di Piacenza, il Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, l’Auditorium Paganini e l’Auditorium del Carmine di Parma, il Teatro do Campo Alegre a Porto, la Juriaanse saal al De Doelen di Rotterdam nell’ambito del Festival Gergiev 2003 e dell’ Operadagen 2005, il Ridotto del Teatro Regio di Parma nell’ambito del Festival Verdi 2010 e 2012, le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2011 ha preso parte al progetto Liszt the progressive in collaborazione col conservatorio Joseph Haydn di Eisenstadt, in Austria. In quest’occasione si è esibita nella Musik und Tanzfakultat der Hochschule fur Musik di Bratislava e nella Konzertsaal des Joseph Haydn Konservatoriums eseguendo opere del compositore ungherese. Ha collaborato, nell’ambito della XXI edizione del Ravenna Festival, con l’Hamburg Ballet per la prima italiana di Waslav, Hommage aux Ballets Russes, eseguendo musiche di J. S. Bach su coreografie di John Neumeier. La passione per la musica da camera l’ha portata a collaborare con artisti quali Emmanuele Baldini, Francesco Manara, Simonide Braconi, Fabrizio Meloni, Alessandro Serra, Mario Marzi , Federico Mondelci, il Quartetto d’Archi della Scala. Ha eseguito i Carmina Burana di Carl Orff nella versione per soli, coro, due pianoforti e percussioni presso l’Auditorium Paganini di Parma e la versione per due pianoforti di Franz Liszt della Nona Sinfonia di Beethoven, pagina di rara esecuzione. Nel 2014 ha inciso per la casa discografica KNS classical Chopin Portrait, cd dedicato alla musica per pianoforte solo di Frédéric Chopin. E’ docente di pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Achille Peri di Reggio Emilia e l’Istituto Musicale Angelo Masini di Forlì.

Aldo Orvieto
Dopo gli studi al Conservatorio di Venezia incontra Aldo Ciccolini, al quale deve molto della sua formazione musicale. Per Lorenzo Arruga “raro caso di pianista che guarda dentro la musica”; Matthew Connolly sul Times gli riconosce una maestria impressionante: “non dimenticherò il modo in cui Orvieto volgeva gli occhi per scrutare fin dentro l’inchiostro nero della partitura”. Ha inciso più di sessanta dischi dedicati ad Autori dell’età classica e del Novecento per le case italiane Dynamic, Stradivarius, Ricordi, Nuova Fonit Cetra; a livello internazionale per ASV e Black Box Music e Onyx Classic (London), Cpo (Georgsmarienhütte), Mode Records (New York), Naxos (Hong Kong), Hommage (Hamburg), Winter & Winter (München) riscuotendo unanime consenso della critica. Tra questi incisioni l’integrale delle liriche di Ottorino Respighi (Stradivarius) e quella della musica pianistica di Camillo Togni, in corso di pubblicazione per Naxos. Enrico Fubini ha detto al riguardo: «ho trovato la sua esecuzione perfetta sotto tutti i punti di vista e ciò che è più importante per un interprete ha saputo fare apprezzare in tutta la sua portata le composizioni di Togni, musicista che io amo molto, unendo grande delicatezza a grande energia e sapienza tecnica». Ha registrato produzioni e concerti per le principali radio europee tra cui: BBC, RAI, Radio France, le principali Radio tedesche (WDR, SDR, SR), le Radio svizzere (RTSI, DRS), la Radio Belga (RTBF), la Radio Svedese. Ha suonato e registrato dischi come solista con molte orchestre tra cui la Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, del Comunale di Bologna, dell’Arena di Verona, dell’ORT di Firenze, l’Ensemble 2e2m di Parigi, Accroche Note di Strasburgo, l’Orchestra di Padova e del Veneto e in formazioni da camera con prestigiosi complessi di fama internazionale. Ha svolto intensa attività concertistica e discografica con i violinisti Luigi Alberto Bianchi, Felix Ayo, e Dora Bratchkova con i violoncellisti Arturo Bonucci e Luigi Piovano, con i pianisti John Tilbury e Marco Rapetti, con le cantanti Sara Mingardo, Monica Bacelli, Gemma Bertagnolli e Luisa Castellani. Ha partecipato a molte prime esecuzioni assolute e gli sono state dedicate nuove composizioni. da Claudio Ambrosini, Aldo Clementi, Azio Corghi, Luis De Pablo, Stefano Gervasoni, Luca Francesconi, Fabio Nieder, Salvatore Sciarrino, Ivan Vandor, Alessandro Solbiati; ha ricevuto lusinghieri consensi da alcuni dei più grandi compositori del nostro tempo tra cui Luigi Nono, Goffredo Petrassi, Mauricio Kagel. Di particolare rilievo la prima esecuzione assoluta nel 2009 del Concerto (1946) per pianoforte e orchestra di Bruno Maderna; nel marzo 2017 terrà a battesimo la prima esecuzione assoluta delle Variazioni (1946) per pianoforte e orchestra di Camillo Togni: opere i cui manoscritti, ritenuti perduti, sono stati da lui ritrovati. Nel 1979 è stato tra i fondatori dell’ Ex Novo Ensemble e, nel 2004, della rassegna concertistica Ex Novo Musica. Ha avuto una presenza costante nei più importanti Festival dedicati alla musica moderna e contemporanea, tra cui: Münchener Philarmoniker, Berliner Festspiele, Akademie der Künste (Berlin), Mozarteum Salzburg, Gulbenkian (Lisboa), Concerts Ville de Genève, Festival d’Avignon, Ars Musica Bruxelles, Festival di Strasbourg, Warsaw Autumn, Zagreb Biennale, Gaudeamus Foundation (Amsterdam), Tish Center for the Arts (New York), Huddersfield Contemporary Music Festival, Biennale di Venezia, Milano Musica. Hanno scritto di lui: Matthew Connolly sul Times (02/12/2003): “Nella Sequenza per pianoforte (di Luciano Berio), non dimenticherò il modo in cui il pianista Aldo Orvieto volgeva gli occhi per scrutare fin dentro l’inchiostro nero di una partitura nella quale, con un procedimento caro alle Avanguardie, vi sono deliberatamente scritte troppe note. L’abilità di Orvieto nel suo strumento era imponente”; Joseph Magil su American Recor Guide (Gen-Feb 2004): “ … in tal modo le sonorità forti si fanno elettrizzanti, di qualità esplosiva, e Orvieto fa un magnifico lavoro di scelta delle voci negli accordi per far emergere le armonie dissonanti” (Stravinsky, Suite Italienne, CPO999941); Tony Haywood su Classic CD Reviews (2006): “Ho apprezzato in particolar modo Aldo Orvieto che ha rilevato le ascendenze espressionistiche post-schoenberghiane mettendo in risalto la compresenza di molte tonalità”. Henry Fogel, su Fanfare (Maggio 2011): “Gli accompagnamenti di Aldo Orvieto sono molto intensi e comunicano la vasta gamma di colori ed emozioni proprie di questa musica”.