12 maggio 2023

Chiesa parrocchiale di Santo Stefano • REGGIO EMILIA • Venerdì 12 maggio, ore 20.45

Le Messe in Canto fratto per la chiesa di Budrio di Correggio

Giuseppe Adriano Rossi
Presentazione della serata

Silvia Perucchetti
Introduzione

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La Messa di don Luigi Razzoli
Andrea Beltrami, Nota biografica sull’Autore
Silvia Perucchetti, Analisi musicologica e strutturale

Schola Cantorum “Sancta Caecilia” di Correggio
Direttore: Andrea Beltrami – Organista: Federico Bigi
Kyrie, Sanctus e Benedictus, Agnus Dei

Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.

Signore pietà. Cristo pietà. Signore pietà.

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.

Santo, santo, santo, il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

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foto © Silvia Perucchetti

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La “Missa Austriaca”
Andrea Beltrami, Il perché di una “Missa Austriaca”
Silvia Perucchetti, Il manoscritto

Schola Cantorum “Sancta Caecilia” di Correggio
Credo Austriacum

Credo in unum Deum, Patrem omnipotentem,
factorem coeli et terrae, visibilium omnium et invisibilium.
Et in unum Dominum Iesum Christum, Filium Dei
unigenitum, et ex Patre natum ante omnia saecula.
Deum de Deo, lumen de lumine, Deum verum de Deo
vero, genitum, non factum, consubstantialem Patri;
per quem omniaq facta sunt.
Qui propter nos homines et propter nostram salutem
descendit de coelis.
Et incarnatus est de Spiritu Sancto
ex Maria Virgine, et homo factus est.
Crucifixus etiam pro nobis sub Pontio Pilato;
passus et sepultus est, et resurrexit tertia die,
secundum Scripturas, et ascendit in coelum,
sedet ad dexteram Patris.
Et iterum venturus est cum gloria,
iudicare vivos et mortuos, cuius regni non erit finis.
Et in Spiritum Sanctum, Dominum et vivificantem:
qui ex Patre Filioque procedit.
Qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur:
qui locutus est per prophetas.
Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam.
Confiteor unum baptisma in remissionem peccatorum.
Et exspecto resurrectionem mortuorum,
et vitam venturi saeculi.
Amen.

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, 
creatore del cielo e della terra, 
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito, Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;
generato, non creato: della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo;
e per opera dello Spirito santo si è incarnato
nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi,
patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.

Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture;
È salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti:
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio
e con il Padre ed il Figlio
È adorato e glorificato:
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
E aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

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foto © Silvia Perucchetti, 2019

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Don Luca Grassi, Saluto finale

 

L’incontro, promosso dalla sezione reggiana della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, è strutturato come un concerto con guida all’ascolto, ed è dedicato al repertorio storicamente poco studiato del “canto fratto”: si tratta di una sorta di canto gregoriano tardivo di semplice ascolto e caratterizzato da una struttura ritmica precisa, a volte a due voci e a volte accompagnato dall’organo, capillarmente diffuso anche nel nostro territorio almeno dal Rinascimento a tutto l’Ottocento, e che inizia a godere oggi di rinnovato interesse fra gli specialisti e a livello esecutivo.

Oggetto dell’approfondimento, e qui protagonisti di esecuzioni in prima moderna assoluta, sono alcuni manoscritti liturgici sette-ottocenteschi integralmente musicati, provenienti e anticamente in uso presso la parrocchia di Budrio di Correggio: di questo prezioso patrimonio si era presa cura, nel corso degli anni, la famiglia della signora budriese Vera Ragni, la quale nel 2019 aveva chiesto a Silvia Perucchetti di poterli valorizzare creando un’occasione di ascolto e conoscenza.

La Schola Cantorum Sancta Caecilia diretta da Andrea Beltrami, con Federico Bigi all’organo e la guida all’ascolto della musicologa Silvia Perucchetti, eseguirà dunque dai manoscritti di Budrio la Missa Austriaca (1791) e un’altra messa in canto fratto a 2 voci a firma di don Luigi Razzoli (databile tra la fine del ‘700 ed il 1816).

L’evento, a ingresso gratuito, è in collaborazione con Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città e la Parrocchia dei Santi Agostino, Stefano e Teresa.

Luigi Razzoli (nato a san Donnino di Liguria il 16 aprile 1759 e morto a Reggio Emilia il 23 agosto 1836) fu sacerdote, cantore, compositore di messe in canto fratto conservate nell’’Archivio di San Prospero di Reggio ma anche in altri archivi, rettore del beneficio Masini e a sue spese fa costruire le due porte minori della facciata della basilica della Ghiara; le sue composizioni erano eseguite anche in altre parrocchie (ad esempio a Budrio di Correggio). Si tratta di un personaggio interessante, poco noto e di cui non sappiamo molto.

Quanto alle messe di Budrio, si tratta di nove manoscritti che contengono: una messa austriaca, tre messe e inni, messa pastorale, messa a due voci, messa in Be Fa, messa in fa, messa corale e messa ad usum parochialis Budrii del 1791. Tutte degne di interesse, per questo concerto ne sono state scelte due: quella a firma di Razzoli perché costituisce un esempio di messa a due voci (e non ad una sola, come avviene nella maggior parte dei casi); quella denominata “austriaca” per la singolare titolazione, che rimanda ad una genesi da motivi d’oltralpe.

 

 

INFO| Chiesa parrocchiale di Santo Stefano - Via Emilia Santo Stefano, 28, REGGIO EMILIA

Ingresso gratuito senza prenotazione, limitato ai posti disponibili
Scarica la presentazione in PDF

 

GLI INTERPRETI

Schola Cantorum Sancta Caecilia

La Schola Cantorum “Sancta Caecilia” è nata nel 2015 a Mandriolo di Correggio (RE) per riprendere la tradizione della ultra-centenaria esperienza della precedente Schola “Santa Cecilia” attiva a Correggio dal 1901 al 2004 rivalutandone il ricco patrimonio e repertorio musicale. Nel 2020 si è costituita ufficialmente come Associazione culturale di promozione sociale.
Il principale obiettivo della Schola Cantorum Sancta Caecilia è animare con il canto le celebrazioni religiose, offrendo un servizio attento a rispettare le precise indicazioni della Chiesa riguardo la scelta e il modo di eseguire i canti della Liturgia. Inoltre, attraverso concerti, convegni e momenti di aggregazione, la Schola intende diffondere il messaggio musicale facendo cultura e divulgando la conoscenza della musica. Ulteriore desiderio della Schola Cantorum è anche quello di tener vive la memoria e le opere, nell’ambito della diocesi reggiano-guastallese e oltre, di musicisti e compositori locali. Ogni anno il 22 novembre organizza la Messa in onore di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, invitando tutti i cori di Correggio e dintorni a celebrare insieme la Santa che dà il nome alla Schola Cantorum. Il 4 novembre 2018 la Schola ha celebrato il centenario della fine del primo conflitto mondiale partecipando nella cripta della Cattedrale di Reggio Emilia all’unico concerto in provincia in questa importante ricorrenza, inserito nella prestigiosa rassegna “Soli Deo Gloria”. Per ricordare le tante vittime ha eseguito l’intera Messa Requiem scritta da Michele Mondo in loro memoria negli anni del grande conflitto. Più recentemente, il 2 settembre 2022, la Schola Cantorum, è stata ospite del festival lirico “Varazze è Lirica 2022” in Liguria. L’opera di studio e ricerca ha portato la Schola a salvare e avere una cospicua dotazione archivistica di spartiti e memorie del repertorio locale, dalla musica sacra gregoriana e polifonica ai canti della tradizione popolare: una conservazione curata e attenta che permette un approfondimento stilistico e storico di quanto il passato ha conservato e restituito.
Diretti da Andrea Beltrami e accompagnati all’organo da Federico Bigi, fanno attualmente parte del coro: Lorenzo Bedogni, Matteo Bellelli, Matteo Catellani, Don Carlo Fantini, Daniele Garruti, Riccardo Isani, Maurizio Magnanini, Paolo Morini.

 

Federico Bigi, organo

Nasce a Reggio nell’Emilia nel 1992, cominciando gli studi musicali di violino e pianoforte già in giovane età.
Nel 2011 consegue il Diploma di Animatore musicale della liturgia presso L’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia della stessa città, specializzandosi in organo con il M° Primo Iotti, con cui ha continuato a perfezionarsi per diversi anni.
È organista titolare nella chiesa dei Ss. Donnino e Biagio in Rubiera (RE) e contitolare nella chiesa di San Francesco da Paola in Villa Ospizio (RE).
Ha al suo attivo diversi concerti sia in veste di solista che di accompagnatore di ensemble corali e strumentali, nonché come corista (Cappella Musicale di San Francesco da Paola di Reggio Emilia, Coro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza, Schola Cantorum Sancta Caecilia di Correggio, e altri). Prosegue da diversi anni l’attività di restauro e costruzione di organi a canne nel laboratorio del padre Pierpaolo, assumendo a pieno titolo la conduzione della ditta di Castellazzo (RE). Tra gli interventi di restauro effettuati si ricordano quelli nella zona di Maranello – Vignola e quello dell’organo Domenico Traeri della chiesa di Mandriolo di Correggio (RE). Frequenta il corso Triennale di Organo nella classe del Maestro Renato Negri, presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Peri- Merulo” di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti (Istituzione AFAM).

 

Silvia Perucchetti, musicologa 

Silvia Perucchetti (1983) è musicologa, bibliotecaria, musicista. Si è laureata cum laude in Musicologia nel 2009 presso l’Università di Pavia-Cremona specializzandosi nello studio della polifonia rinascimentale sacra di area padana. Dal 2006 dirige il coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia e dal 2007 il Coro Mavarta di S. Ilario d’Enza (RE). Ha pubblicato saggi e contributi musicologici, fra cui la voce enciclopedica Italia. La musica sacra. Il Seicento all’interno dell’Enciclopedia Ortodossa (tomo XXVIII, Mosca 2012), note per CD di musica antica, saggi dedicati all’analisi delle tecniche compositive nella polifonia di autori emiliani fra ’500 e ’600 e alla prassi esecutiva dei canti dei soldati nella Grande Guerra. È spesso relatrice in conferenze a carattere musicologico e in conferenze-concerto di sua ideazione; dal 2019 tiene per AERCO – Associazione Emiliano-Romagnola Cori il corso annuale La polifonia rinascimentale in coro: teoria e pratica, dalle fonti antiche al cantar insieme, caratterizzato dalla lettura dalle fonti originali e dal 2023 dirige il quadrimestrale FarCoro edito da AERCO. Attualmente è bibliotecaria presso la Biblioteca musicale Gentilucci del Conservatorio Peri-Merulo e dal 2010 cataloga fondi antichi, manoscritti, moderni e musicali in numerose città emiliane. Parallelamente affianca l’attività di fotografa: si dedica alla documentazione di concerti, eventi e beni culturali (manoscritti musicali, stampe e tessuti), a reportage di fotogiornalismo e alla fotografia artistica. https://silviaperucchetti.com